L’emozione di incontrare Masseto, mi strappa dalla realtà e mi rende quasi eterea per il tempo che mi divide dal terreno incontro con il bicchiere.
Lì sussulto e abbraccio la realtà. Ma la bellissima realtà che questo vino mi sa regalare. Con emozioni sempre diverse, uniche.
E poi sulla 2018 non so perché ma sapevo già che avrei incontrato un altro purosangue.
Ma prima di approfondire l’assaggio in sensazioni, poesia e parole, vorrei invece concentrami sul neonato.
Parlo di Massetino.
Dopo il 2017 sono stata in attesa, a volte trepidante, di poterlo capire.
Ci vuole tempo per ogni cosa. E con la 2018 ho aggiunto un pezzo al puzzle che si comporrà nitidamente tra una decina di anni, quando la maggior parte dei vigneti avranno raggiunto il vigore espressivo auspicabile ad ogni nuovo impianto.
Però mi è piaciuto, il suo essere scontroso, poco docile, d’impatto. La sua indole leggermente vegetale che richiama, rapida, quella piccola percentuale di Cabernet Franc che in questa bottiglia si sposa al Merlot giovane della casa storica di Masseto.
Il Barone rampante. Appena sono uscita dalla stanza di assaggi mi è subito venuto in mente il capolavoro di Italo Calvino.
Massetino lo vedo lassù nella sua dimensione, nel suo areale, in fase di studio. Come il protagonista del libro. Energico, un po’ nervoso, agile ma soprattutto di grande carattere. Un carattere ben diverso rispetto al re Masseto. E per fortuna.
Sono sicura anche che scenderà dall’albero, a differenza di Cosimo.
E si saprà svelare nelle sue attitudini migliori. La 2018 apre una nuova storia a Masseto, con un second vin, che però ha tante pagine tutte da scrivere, ex novo, e che seguiremo con entusiasmo e attesa. Bolgheri ci ha preparato a seduzioni ed alchimie.
Massetino 2018 (Merlot e 5-7% di Cabernet Franc)
Il nome deriva proprio dal nome del vigneto da cui proviene. Trama fitta, ancora in fase circonflessa ma con tanta polpa vibrante che esce già all’olfatto. Si mostra con fare sinuoso. La bocca è equilibrata, intensa. Sul centro bocca svela dolcezza, riservata, refrattaria ma affascinante. Rosa rossa, tratti balsamici. Un vino tenace, di materia e nerbo, ripido a tratti. Scontroso ma che ti sa conquistare con la determinazione di un campione. Che sa benissimo dove puntare e cosa conquistare.
Masseto 2018 (Merlot 100%)
Profonda e magica intensità olfattiva. Tratti vegetali di grande impatto emotivo. Una sinfonia di prugna nera, frutti di bosco, marasca, ma anche note cremose di caramello e pesca sciroppata. Salinità perpetua che ti culla durante tutto il sorso, che non si mostra mai sazio, mai in eccesso. Pienezza, armonia. Vellutato, elegante e sinergico. Di passione, ritmo e appartenenza. Un luogo unico, un vino unico. Una magia sempre più consapevole. E così sia.