E’ solo una conferma. Almeno per quanto riguarda il mio modo di vivere il vino. E lo avevo ribadito più di una volta all’assaggio. Nei miei post sparsi è facile incappare nella bellezza che mi ha saputo regalare. Anzi parlerei di freschezza al sorso, quella magica. E’ Sassicaia 2015 incoronato miglior vino al mondo nella top 100 di Wine Spectator. Un vino unico che passerà alla storia. Ero pronta a scommetterci e stavolta ho vinto. Era anche tra i migliori assaggi di Bolgheri lo scorso giugno. E persino lo stesso voto!!
Un bordolese che ha fatto sognare e continua a regalare emozioni. Non solo buono ma anche il più ricercato al mondo. Dalle classifiche pubblicate dal Liv-Ex, la piattaforma benchmark del mercato secondario e del collezionismo, nella top 50 si attesta al numero 21, (rispetto al n. 27 del 2017) ed è l’unico vino italiano in una classifica praticamente tutta francese, (a parte l’entrata al numero 31 del vino californiano Opus One), dominata da Bordeaux e dai suoi Chateaux, con Lafite Rothschild, Mouton Rothshild, Margaux, Latour e Petrus nelle prime 5 posizioni. A confermare il dato anche Wine Searcher, portale di riferimento nel confronto prezzi delle bottiglie, che nella top 100 lo lancia addirittura al 10 posto (con lievi variazioni misurate mensilmente), anche se sono presenti altri italiani: il primo però alla posizione 25, ovvero il Tignanello di Antinori seguito da Ornellaia, Masseto dei Marchesi Frescobaldi e ancora Antinori con Solaia.
Grande festa quindi a Bolgheri in segno del Cabernet, quello buono, quello piantato per curiosità e per sana passione dal Marchese Mario Incisa, piemontese con il pallino per i francesi. Oggi portato alla ribalta dal figlio Nicolò e dalla figlia Priscilla. Storia di una famiglia, storia di un mito, storia di un territorio pazzesco. In poche parole Bolgheri.