Gian Mario Bariselli è un produttore che ha le idee chiare. E soprattutto sa dove vuole puntare per il futuro. Dal 1898 la Cascina di famiglia, a Nigoline di Corte Franca, in Franciacorta, ha sempre prodotto vino. Prima rosso, per consumo familiare, e poi Chardonnay, che tutt’ora rappresenta la maggiore produzione dell’azienda. Poi arrivò anche l’attività agrituristica di Solive, tra le prime del territorio. 

Alla quarta generazione si cambia marcia. Ai vini “agrituristici” Solive si aggiunge una linea superiore che porta il cognome di famiglia, Bariselli appunto, in dialetto I Barisèi.

Quattro etichette il Sempiterre Cuvée Brut (90% Chardonnay 10% Pinot nero 24 mesi sui lieviti), il Satèn Cuvée Millesimata (100% Chardonnay, 35 mesi sui lieviti), il Rosé Cuvée Millesimata (100% Pinot nero. 80 % vinificato in bianco e 20 in criomacerazione, 45 mesi sui lieviti). Infine il Natura Cuvée Millesimata (80% Chardonnay- 20 Pinot nero, 45 mesi sui lieviti).

“A fine ‘800 – ha spiegato Gian Mario Bariselli – il mio bisnonno arrivò da Bergamo e nella cascina avviò l’attività agricola con un piccolo allevamento,  dentro vi era un fondo chiuso con 2 ettari di vigneto. Tra l’altro il 1898 è l’anno di nascita di mio nonno nella stessa cascina. Al tempo questo era un territorio povero e la cascina era data in affido a dei mezzadri. La produzione all’inizio era di vino rosso familiare, nelle damigiane, ancora non c’era la cultura della bottiglia. Qualcosa veniva venduto sfuso. Ricordo – continua- il nonno, tra il ‘73-‘74,  col suo fiasco vicino alla gamba. Lui sapeva già qualche era il vino migliore della raccolta e se lo teneva stretto (ride, ndr). Giravo per il cortile di casa, avevo 13 anni e in Franciacorta iniziavano a nascere le aziende più storiche. Mi facevano portare i pali proprio per piantare il vigneto”. 

Negli anni ‘90 poi arrivò l’intuizione di aprire il locale, l’agriturismo Solive. La cantina è stata costruita nel 2000. La 2011 è stata la prima annata importante. Lo stesso anno in cui, inconsciamente, era in divenire il progetto oggi presentato. 

Il vino è quindi nato prima del progetto. 

Gian Mario infatti, nel 2011, decise di metter via un po’ del vino che era stato prodotto in quella annata considerata molto buona per la Franciacorta. Una rivoluzione in casa Bariselli, l’inizio di una nuova era della loro lunga vita. “In questi bicchieri – ha concluso c’è tutta la mia vita”.

I Barisèi si trova nel comune di Erbusco e si sviluppa su una superficie di 2800 mq per circa 40 ettari (35000 bottiglie) nelle aree di Torbiato, Adro, Monterotondo, Corte Franca Calino e Bettolino. L’enologo è Paolo Turra (nella foto in alto a destra accanto a Gian Mario Bariselli), il consulente enologo Massimo Azzolini e l’agronomo Giuseppe Turrini. 

“Immagino questa linea – ha aggiunto l’enologo Turra- come un bozzolo che si apre e da cui esce una bella farfalla ”. 

TASTING 

Freschezza e delicatezza. Pulizia e salinità sono il fil rouge che caratterizza la nuova produzione. La finezza della bolla cambia ritmo in bocca dove si sprigiona con forza, decisione e persistenza. Riesce a ribaltare l’idea di partenza. Quattro etichette che diventeranno 8 con i Millesimati. Un progetto di famiglia, di orgoglio e vita di Franciacorta. 

2015 Sempiterre Brut 90 La bollicina che nel bicchiere appare composta e fine si sprigiona al palato con intensità, corpo e pulizia. Grande salinità e sapidità con un retrogusto cremoso.

Satèn Cuvée Millesimata 2014 Un vino molto fresco, con naso vivo di frutta dolce, mentre in bocca svela piacevoli sentori agrumati. 

Rosé Cuvée Millesimata 2013 Grande freschezza, acidità decisa ma che si armonizza bene in bocca. Tanta dolcezza al naso con frutti maturi come fragolina e lamponi. Forse il più immediato della gamma.

Dosaggio zero Natura Cuvée Millesimata Bollicina energica e decisa. Entra con determinazione e si stende in verticale. Grande pulizia al palato ed energia da vendere. Fresco e senza sconti. Conquista al primo sorso.

Barisei 2011 Riserva. Una bella croccantezza, tanta fragranza e ancora il frutto che, a tratti, inebria. Avvolgente con intense note di crosta di pane e miele. A testimoniare una grande annata degna del più interessante invecchiamento.

 

 

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento!
Inserisci qui il tuo nome

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.